Piazza del Torrione
Ultima modifica 14 maggio 2021
Il Torrione vero e proprio sorgeva, fino alla prima metà del XVII secolo, su un’altura di tufo che dominava il panorama di Rocca. Già all’inizio del secolo scorso era semidistrutto e non ne restavano che pochi mattoni, ma il suo nome fu comunque utilizzato dagli abitanti per definire la collina, simile ad un castello di sabbia, che lo sorreggeva secoli prima.
Alla fine degli anni ’60, Rocca perse questo suo simbolo: in seguito a ripetute frane e smottamenti, il Torrione venne sbancato, e la terra ricavata dal suo spianamento, trasportata su vagoncini che per molto tempo fecero la spola su binari appositamente piazzati, fu utilizzata per colmare i vuoti dell’alto rivass sotto al paese, nel vano tentativo di arginare la corrente e le piene impetuose del Tanaro che continuavano ad eroderlo. Oggi, al posto del Torrione, vi è una piazza.
Il punto più alto della fortezza è sempre stato, per i ragazzi di Rocca, un luogo magico e misterioso: fino a quando è esistito tutti, almeno una volta, si sono arrampicati sulla sua cima, immaginando di essere guerrieri medievali o castellani. I bambini della Serra e della Tana, le borgate attigue al Torrione, anticipando di molti anni la festa di Halloween, la notte tra il 31 Ottobre ed il 1° Novembre infilavano negli anfratti zucche intagliate e illuminate, rendendo spettrale il fianco della collina e alimentando la convinzione che su di esso si dessero convegno le Masche, cioè le streghe. Più pratici, gli adulti delle case vicine, nei piccoli crutin scavati al suo interno, mettevano il vino ad invecchiare o vi ricoveravano gli attrezzi.
Insomma, questo familiare gigante amico, come lo definisce Vanni Cornero nel suo libro su Rocca, “franava sempre (…), ingombrava, non serviva a niente. Ma, diciamo la verità, in fondo al cuore un po’ ci manca".
IL TORRIONE COME ERA
LA PIAZZA DEL TORRIONE COME E' OGGI