Piazza Marconi (per i rocchesi Piazza Castello)
Ultima modifica 14 maggio 2021
E’ il cuore di Rocca e su di essa sorgono il Palazzo Comunale e la Chiesa Parrocchiale, già descritti nei capitoli relativi. E’ sempre stata per i rocchesi il luogo di ritrovo per eccellenza e la sede di quasi tutte le manifestazioni, dalla festa del paese alle cerimonie religiose e civili.
Tra il bar ristorante Romano e il monumento ai caduti, in epoca napoleonica, vi sorgeva L’albero della libertà, un lungo palo infisso nel terreno e sormontato dal Berretto Frigio della rivoluzione francese, simbolo delle idee illuministe. Prima degli anni ’60 la pavimentazione della piazza era in brecciolino ed era ancora possibile vedere il punto in cui si ergeva l’albero della libertà.
L'Asilo Infantile, che si affaccia sempre su piazza Marconi, di fronte all’ingresso della Chiesa, aprì all’inizio del ‘900. L’edificio che lo ospitò, cioè la vecchia casa canonica, venne acquistata nel 1906 dal Conte Giovanni Riccardi e dal Dott. Carlo Boido, con i proventi di una pubblica sottoscrizione, e donata dagli stessi all’Erigendo Asilo Infantile di Rocca d’Arazzo nel 1930. Gestito dalle Suore del Cottolengo, l'asilo iniziava a ottobre, dal lunedì al venerdì con orario 9,00 - 16,00. La retta ammontava a 5 lire al mese per i bambini maggiori di tre anni e 10 lire per quelli inferiori ai tre. Nell'asilo funzionava un servizio di refezione per i bambini delle frazioni che, non potendo tornare a casa per il pranzo, si fermavano nel capoluogo: tale servizio veniva chiamato “infrascuola”. Vi era anche un laboratorio di mestieri femminili, in cui le ragazze potevano imparare l'arte del ricamo e del cucito. Le Suore del Cottolengo lasciarono Rocca il 4 luglio del 1958, richiamate alla casa Madre per mancanza di personale. L'asilo riaprì i battenti nella primavera del 1959 con la maestra Maria Passaggio e l'assistente Teresina Spessa, funzionando però solo nei mesi estivi. Dopo dieci anni, il 20 luglio 1968, tornarono le Suore: erano in sei, provenienti dall'Istituto del Sacro Cuore di Valsalice in Torino. Si occuparono dell'asilo, dell'oratorio e della casa di riposo per anziani. I rocchesi ricordano sempre con molto affetto la figura sorridente e gioviale di Suor Ornella Valori, instancabile sostenitrice e animatrice, l'ultima delle Suore a lasciare Rocca nel 1978, data in cui l'asilo chiuse definitivamente i battenti. I locali dell'asilo, dagli anni '70 in poi, vennero parzialmente utilizzati per ospitare persone bisognose del Comune o della Parrocchia. Nel 2014 l'immobile venne acquisito dal Comune.
Sulla piazza, nel 1923, venne edificato il Monumento ai caduti: nato per onorare la memoria dei rocchesi periti nella grande guerra, al termine del secondo conflitto mondiale vide aggiungersi anche le vittime civili e militari di quest’ultimo.
Monumento ai Caduti